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AudioGuida 09

Approfondimento - Statua della Fortuna

  • 09 - Approfondimento - Statua della Fortuna

Di proporzioni vicine al vero e realizzata in marmo lunense, la statua rappresenta la dea vestita alla greca, con una cornucopia colma di frutti, allusione alla prosperità.

Il panneggio reso con maestria. Il tessuto aderisce sensualmente al busto e al ginocchio destro, mostrando le sinuosità del corpo, con l’effetto di una veste bagnata. Dall’anca sinistra, il drappeggio della veste si infittisce, donando piacevoli giochi di luci e di ombre.

Nell’antichità, si ricorda, alla dea Fortuna era dedicato il “Fanum Fortunae”, il “Tempio della Fortuna”, che diede il nome alla città. Per ottenere buon auspicio, la Fortuna era invocata anche in contesti privati.

La divinità romana ha origini antiche: deriva forse dalla Tìche greca, oppure dalla Fortuna etrusca. Possedeva un carattere doppio, ma sempre positivo: un lato era intraprendente, di aiuto agli uomini nelle loro iniziative; l’altro era erotico. Per ciò è rimasto il detto “essere baciati dalla fortuna”.

 

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