AudioGuida 01
Fano, Palazzo Malatestiano e raccolte civiche
Benvenuto al Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano di Fano.
In una suggestiva cornice densa di storia, oggetti di varia natura e destinazione ti condurranno alla scoperta dell’arte e della cultura fanese, in un percorso che abbraccia la storia dell’uomo e della civiltà.
Le collezioni civiche si articolano in più sezioni: dall’archeologica alla numismatica, dalle ceramiche alla pinacoteca.
Uscendo dalla biglietteria, scendi la scala esterna e dedica uno sguardo d’insieme al palazzo: sei all’interno della corte.
Fu commissionato a maestranze lombarde da Pandolfo III Malatesta, signore di Fano, tra il 1414 e il 1421. Pandolfo vi trascorse i suoi ultimi anni di vita, circondato da una corte dotta e vivace.
Osserva la parte sinistra del palazzo: è quella originaria, di epoca malatestiana.
Al di sotto, nel portico, lo spazio è scandito da esili colonne e i capitelli sono decorati con il tipico emblema malatestiano: la rosa a quattro petali. Al piano nobile si aprono quattro bifore in cotto, inserite in arcate a sesto acuto, e una piccola monofora. La merlatura, in cima, è frutto di un rifacimento tardo ottocentesco.
La parte destra, con lo scalone e l’armonioso loggiato, fu eretta nel Cinquecento, sulle macerie di un’antica loggia malatestiana, distrutta in un incendio.
I Malatesti fecero di questo luogo il centro della vita politica, artistica e culturale della città… Fino al 1463, anno in cui Federico di Montefeltro assediò Fano, consegnandola allo Stato Pontificio.
Conclusosi il dominio dei Malatesti, il palazzo divenne sede del Magistrato Civico, ospitando più volte pontefici, sovrani e alti prelati.