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AudioGuida 05

Cippo graccano

  • 05 - Cippo graccano

Il cippo, detto “graccano”, fu rinvenuto nel 1735 in località Beverano di San Cesareo, nei pressi di Monte Giove.

L’iscrizione incisa nella pietra sancisce il ripristino dei cippi di confine, effettuato dal propretore Marco Terenzio Varrone Lucullo nell’81 avanti Cristo, in riferimento all’antecedente Lex Sempronia, del 132 avanti Cristo.

L’iscrizione è così tradotta: “Marco Terenzio Varrone Lucullo, figlio di Marco, in veste di propretore, ha fatto ripristinare, in esecuzione di una delibera del Senato, i cippi di confine, là dove li avevano fissati Publio Licinio, Appio Claudio e Gaio Gracco, in qualità di tresviri incaricati di dare, assegnare e giudicare i terreni dello Stato.”

Grazie a questo provvedimento, con l’intervento di funzionari locali, lo stato romano recuperò nella valle del Metauro terreni pubblici, abusivamente occupati da privati, destinandoli ai cittadini nullatenenti. Il reperto è un’importante testimonianza della presenza romana a Fano in età Repubblicana.

Prosegui nella sala successiva, dedicata alle iscrizioni e alla statuaria romana.