Il bolognese Guido Reni fu uno dei maggiori pittori del Seicento italiano.

Formatosi a bottega del pittore fiammingo tardo manierista Denijs Calvaert, frequentò successivamente l’Accademia dei Carracci. La celebre scuola bolognese si impose per la ripresa della pittura dal vero, restituendo quel naturalismo delle figure e dei paesaggi che i pittori manieristi avevano perso.

Nei primi anni del Seicento, muovendosi tra Bologna e Roma, Guido Reni poté meditare sulla poetica raffaellesca. Le opere eseguite tra il 1604 e il 1614 mostrano il superamento dei modi manieristici e l’acquisizione di una maniera personale, imperniata sui termini di armonia e di equilibrio.

Il periodo successivo segna la piena maturità artistica del pittore, con opere effuse di eleganza formale e grazia, basate sulla moderazione e sul controllo dei sentimenti che distingue le figure, sempre racchiuse da una calma e posata delicatezza.