Giovan Francesco Barbieri nacque a Cento, in provincia di Ferrara, nel 1591. Fu soprannominato, sin da fanciullo, “il Guercino”, poiché soffriva di strabismo.

Dopo un periodo di apprendistato nella città natale, l’artista si trasferì a Bologna. Sulla sua formazione influirono pittori emiliani quali Dosso Dossi e Ludovico Carracci.

La riflessione sulla luce e sul colore, tuttavia, lo rese unico tra i pittori locali. Gradazioni tonali e chiaroscurali nella resa dei volti, dei panneggi, dei cieli e dei paesaggi, effondono atmosfere vibranti, permeate di poesia.

Nel 1621, convocato a Roma da papa Gregorio quindicesimo, il Guercino eseguì gli affreschi del salone del Casino Ludovisi, con le scene allegoriche dell’Aurora e del Giorno e la Notte, considerate tra i suoi massimi capolavori.

Il ritorno a Cento, nel 1624, segnò un ripensamento verso i modi classicisti di Guido Reni.