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Successo per la Pala di Perugino a Fano. La mostra è stata prorogata fino al 15 settembre 2024

Continua fino al 15 settembre l’occasione unica di poter ammirare da vicino la Pala di Perugino a Fano, eccezionale esposta ad altezza d’uomo. Ha destato grande interesse il rientro in città della Pala di Durante, un’opera identitaria per Fano, detta infatti anche Pala di Fano, dopo un mirabile restauro condotto da un laboratorio di eccellenza, quale è l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. La mostra-dossier “Pietro Perugino a Fano. Primus pictor in orbe”, allestita presso la sala Morganti del Palazzo Malatestiano, ha già registrato oltre 5300 visitatori. Il notevole apprezzamento da parte di pubblico e critica e le numerose richieste di visita ne hanno siglato la proroga per i prossimi mesi.
La mostra, curata da Anna Maria Ambrosini Massari con Emanuela Daffra, è promossa dal Comune di Fano, in collaborazione con l'Opificio delle Pietre Dure e la Soprintendenza ABAP per le province di Ancona e Pesaro e Urbino, con il contributo della Regione Marche. L’organizzazione è di Maggioli Cultura e Turismo.


Per informazioni:

tel. 0721 887845-847

museocivico@comune.fano.pu.it

https://museocivico.comune.fano.pu.it


 

La mostra ha ottenuto grande consenso e attenzione da parte dei mezzi di informazione. L’affluenza alla mostra è stata registrata sempre in buona crescita, con provenienza sia dal territorio che da fuori regione come tappa di turismo culturale. La proroga permetterà a moltissimi altri turisti e cittadini di poter ammirare la Pala eccezionalmente con le sue tre parti posizionate ad altezza d’uomo, compresa la vista del retro della tavola centrale che ha significative annotazioni.
Nella mostra-dossier sono inoltre esposti resoconti dell’eccezionale restauro e confronti fondamentali, grazie a riproduzioni digitali. In particolare, quello con la cosiddetta ‘pala gemella’, realizzata per l’altare maggiore della chiesa degli osservanti di Senigallia. Un confronto accattivante, con elementi didattici e scientifici di straordinaria importanza, che ci portano dentro le grandi botteghe artistiche del tempo.

Per garantire ampia visibilità della mostra, durante gli scorsi mesi sono state organizzate 19 aperture straordinarie per scuole di ogni ordine e grado, per gruppi organizzati e associazioni (FAI).

Dal mese di febbraio sono state calendarizzate una serie di attività periodiche nell'ambito del programma organizzato dal Sistema Museale "Domeniche al Museo", in particolare  le visite accompagnate alla mostra "Perugino da vicino" e i laboratori "Pietro il mago del colore" e "L'atelier di Pietro”. Partecipata e con interessanti approfondimenti e dibattito è stata la tavola rotonda “Identikit di un capolavoro: la Pala di Fano tra Perugino e il giovane Raffaello”, tenutasi il 6 marzo. Sono intervenuti le curatrici, i restauratori, autorità e studiosi. Molto richieste anche le attività didattiche, con 25 visite guidate rivolte a gruppi scolastici.

Novità della mostra è infine la pubblicazione di un quaderno didattico, realizzato con il contributo di Confindustria Pesaro Urbino - Comitato Cultura. È una guida per bambini con contenuti dedicati originali, disponibile presso la mostra. A breve sarà pubblicato anche il catalogo ufficiale.

La Pala di Durante, dipinta a olio su tavola, fu eseguita per l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria Nuova di San Lazzaro e fu realizzata a più riprese, tra il 1488 e il 1497. È così definita dal nome che compare nell’iscrizione sul piedistallo ai piedi della Vergine.
L’epocale restauro, curato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ha riportato la Pala al suo splendore ed ha permesso di approfondire lo studio dell'opera del Perugino, attraverso un’estesa campagna di indagini diagnostiche, radiografiche, fotografiche e multispettrali e dell’esame dei manufatti al verso, ad opera di un gruppo di lavoro multidisciplinare di restauratori specializzati, storici dell’arte, esperti scientifici e fotografi.

Ufficio Stampa Comune di Fano

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