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PORTA DI AUGUSTO

 Comunemente nota come "Arco d'Augusto", non è in realtà un arco onorario, ma la porta  principale della Colonia Iulia Fanestris che si innalza nel punto in cui la Via Consolare Flaminia, aperta dal censore Gaio Flaminio intorno al 220 a.C., si innesta nel Decumano Massimo della città.

Esternamente rivestita da un paramento di blocchi in calcare bianco del Monte Nerone, realizzati in opus quadratum, è articolata in un fornice centrale maggiore, recante la chiave di volta decorata a rilievo con una rappresentazione di animale oggi non più riconoscibile, e in due fornici minori ai lati che erano destinati ai pedoni.

Originariamente era affiancata da due torrioni con pianta a ferro di cavallo da cui poi partivano le mura volute dall’imperatore Cesare Ottaviano Augusto, oggi ancora in gran parte visibili e realizzate, insieme alla porta, intorno al 9-10 d.C., come ricorda l’iscrizione del fregio, un tempo a lettere bronzee dorate.

L’attico pseudoporticato corinzio, in cui si aprivano sette finestre arcuate separate da otto semicolonne, fu quasi completamente distrutto da Federico da Montefeltro durante l’assedio del 1463, ma il ricordo dell’aspetto originario è ancora presente nel rilievo rinascimentale scolpito su un lato della facciata dell’attigua chiesa di S. Michele per realizzare la quale furono reimpiegate le pietre demolite.

Dall’attico abbattuto proviene anche il frammento con la scritta AVGUSTO incastonato sul lato opposto della stessa chiesa: si tratta di ciò che resta di una dedicata al defunto imperatore Costantino realizzata poco dopo la sua morte, nel 337.

A quest’epigrafe ne fu aggiunta un’altra incisa in caratteri più piccoli sulla fascia mediana dell’architrave che ricorda Lucio Turcio Secondo Asterio, figlio del prefetto di Roma Aproniano, curatore di un restauro del monumento eseguito dopo il 339 d.C.

Nel 1937 per il Bimillenario di Augusto, l’Arco venne restaurato e la facciata della chiesa di San Michele fu arretrata, liberando così il fornice destro. Attualmente la chiesetta ospita il Museo della Via Flaminia.
BIBLIOGRAFIA:
G. BALDELLI- V. LANI, Gli ultimi lavori a San Michele e l'Arco di Augusto, pp. 97-119, in G. VOLPE (a cura di), Il complesso monumentale di San Michele a Fano, Fano, 2008.
V. PURCARO, L'"Arco" di Augusto a Fano, pp. 82-91, in P. MIGNANI, R. POZZI (a cura di), Murum dedit: Bimillenario delle mura augustee di Fanum Fortunae (Atti del Convegno 12 dicembre 2009), Fano, 2012.

Modalità di accesso

Accesso libero

Orari di apertura

Sempre visibile

Ulteriori informazioni

Ente Gestore: Comune di Fano, SABAP Marche

Servizi Igienici: presso punti ristoro nelle vicinanze
Aree Gioco: NO
Aree Cani: NO
Punti di ristoro: SI, centro storico
Accessi per Disabili: SI

Parcheggi limitrofi: Ex Caserma Paolini, via Nino Bixio

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