Fano 29 maggio 2024, Presentazione della nuova collezione di fotografia contemporanea del Museo del Palazzo Malatestiano. La presentazione è fissata a venerdì 7 giugno p.v. alle ore 18.
La collezione è l’esito di nuove acquisizioni compiute dal Comune di Fano, sostenute con un finanziamento di € 75.000,00 del Ministero della Cultura, ottenuto attraverso il Bando Strategia Fotografia della Direzione Generale Creatività Contemporanea – edizione 2023. La collezione Fotografia Centrale apre di fatto una nuova sezione museale con l’obiettivo di estendere e qualificare l’offerta culturale e di riattivare un dibattito sull’arte contemporanea a Fano. La mostra è realizzata dal Comune di Fano con la direzione scientifica di Centrale Fotografia (segnatamente di Luca Panaro e Marcello Sparaventi), già partner del Comune di Fano nel bando ministeriale.
Sette opere di fotografia di altrettanti autori italiani, già tutti partecipi delle edizioni passate del Festival Centrale Fotografia (ad eccezione di Mario Giacomelli, che non poteva mancare in una collezione marchigiana d’arte fotografica!), già giovani promesse e ora assurti a celebrità nel mondo della fotografia contemporanea internazionale, dialogano fra loro e con il patrimonio d’arte e storia conservato nelle sale del Museo di Palazzo Malatestiano. Le opere acquisite definiscono uno sguardo originale sul territorio marchigiano, letto da artisti di generazioni differenti e con stili volutamente diversi. Rappresentano una riflessione sul paesaggio delle Marche, con le sue mutazioni, e al contempo sulla fotografia, dal Novecento fino alle ricerche più attuali.
I sette fotografi italiani dialogano tra loro in un rimbalzo visivo che permette di trovare una felice relazione, come tra Mario Giacomelli e Olivo Barbieri. Entrambe riprese dall’alto, la prima fotografia mostra la bellezza dei campi di Senigallia graffiati dall’aratro, l’altra evidenzia la devastazione del terremoto a Pescara del Tronto.
La presenza del mare e i suoi simboli trovano riscontro nelle immagini di Davide Tranchina e Paola De Pietri. Uno ci mostra il faro di Fano, simbolo dell’energia e del progresso, che nell’immagine si presenta come una silhouette astratta. L’altra riprende il Fiume Musone a Porto Recanati, dove la luce morbida, tipica di quel territorio, crea un’atmosfera quasi spirituale.
La serie fotografica di Fabrizio Bellomo mostra immagini di Cagli e Passo del Furlo. Apparentemente disinteressato alla formalizzazione estetica, le sue fotografie sono prima di tutto uno strumento di ricerca, appunti per compiere una riflessione sul paesaggio e l’uomo che lo abita.
Anche nel lavoro di Fabio Sandri e Marilisa Cosello, il processo che sta dietro alla costruzione dell’immagine, è il vero focus della loro ricerca. Due autori tra i più sperimentali, attualmente assenti dalle collezioni pubbliche. Il primo crea un dispositivo fotografico studiato per la Rocca Malatestiana di Fano dove il pubblico è invitato a produrre un’immagine senza avere il controllo dell’inquadratura. La seconda decontestualizza le giovani ginnaste di una società sportiva locale, fotografandole a Fano nella splendida cornice della Chiesa di San Francesco.
La sezione di Fotografia Centrale rappresenta il primo nucleo di una nuova collezione permanente di arte contemporanea del Museo di Palazzo Malatestiano di Fano che si vuole via via implementare. Si è inteso riconoscere oggi il grande lavoro compiuto da Centrale Fotografia, che da anni guadagna centralità e visibilità alla città di Fano con il Festival omonimo e che qui ha condotto taluni dei fotografi più noti al mondo. Si intende però anche, in prospettiva, celebrare e rinverdire quella tradizione di produzione artistica che intorno all’Istituto d’Arte Apolloni aveva segnato, almeno nella seconda metà del XX secolo, la cultura artistica nella provincia di Pesaro e Urbino.